Continuano a essere rinviati i concerti e i tour dei più importanti cantanti italiani, ma gli stadi vanno verso la riapertura: polemica da parte del music business.
“Riapriamo gli stadi, ma non teatri né live“, cantava a Sanremo Willie Peyote nella sua Mai dire mai (la locura). Sembrava una previsione pessimistica, visto che a marzo gli stadi erano chiusi ermeticamente. E invece, la sua sta diventando quasi una profezia pronta a realizzarsi. Il 13 aprile il governo ha infatti dato il via libera alla riapertura degli stadi, o meglio dello stadio Olimpico, per le partite degli Europei di calcio da disputare a Roma. Il tutto mentre i concerti più importanti continuano a essere, inevitabilmente rinviati. Ma la musica non ci sta e alza la voce attraverso le parole del presidente della Fimi.
Polemica per gli stadi aperti mentre i concerti sono rinviati
Goccia che fa traboccare il vaso in una situazione caotica che vede come principali artefici il Governo, il CTS e una pandemia che sembra senza fine, è proprio la riapertura dello stadio Olimpico con una presenza di pubblico possibile per il 25% della capienza. Non proprio poche centinaia di persone, bensì circa 20mila. Il tutto mentre concerti con numeri molto minori sono costretti a slittare.
A sollevare la polemica è stato il presidente della Fimi, Enzo Mazza, all’Adnkronos: “È evidente che siamo di fronte a una farsa. Si dibatte su protocolli stringenti sui quali dovrebbe esprimersi il CTS, per consentire quest’estate eventi musicali con mille o poco più persone all’aperto, e nello stesso momento si approva un piano per l’accesso di oltre 16mila persone all’Olimpico in occasione degli europei di calcio?“.
Il protocollo per i concerti
Attualmente, nel mese di aprile 2021, esiste un protocollo per tornare nei teatri, nei club, nei cinema e nelle sale di concerti nelle zone gialle. Ma di zone gialle in questo momento non ce ne sono. Qualche passo per riaprire le attività dal vivo in estate si sta facendo. Al vaglio del governo c’è un protocollo che permetterà di salvare almeno qualche live, con 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, in pratica con le stesse regole che vigevano nel 2020. Tuttavia, al momento si tratta solo d’ipotesi, e nella realtà dei fatti gli eventi, almeno i grandi eventi, stanno slittando uno dopo l’altro.
La speranza arriva però dall’Arena di Verona, che ha confermato alcune date, come quelle de Il Volo, Emma, Francesco Gabbani e Benji e Fede, e dal tour estivo di Colapesce e Dimartino, già messo in piedi ancor prima dell’ufficialità delle regole. Insomma, qualcosa si sta muovendo. Chissà che la riapertura dell’Olimpico non possa essere un buon presagio anche per l’industria dello spettacolo, al di là di ogni polemica.