Coldplay a Che Tempo Che Fa: le curiosità che hanno raccontato

Coldplay a Che Tempo Che Fa: le curiosità che hanno raccontato

I Coldplay a Che Tempo Che Fa sono stati uno spettacolo nello spettacolo: ecco le cose più curiose che hanno raccontato.

Fabio Fazio è riuscito nella grande impresa di portare i Coldplay in televisione in Italia: la splendida ospitata dei Coldplay a Che Tempo Che Fa è stata seguita da milioni di telespettatori, perché il gruppo inglese è forse il più amato, nel nostro Paese. Il loro ultimo disco “A head full of dreams” è in classifica a ormai un anno dall’uscita, segno del grande affetto che l’Italia nutre per la band.

Nella serata di ieri, il frontman della band Chris Martin e il chitarrista Jonny Buckland si sono esibiti in tre pezzi, tra cui l’ultimo fortunatissimo singolo “Up & Up”.

Obama e i Coldplay

In “Kaleidoscope”, uno dei brani dell’album dei Colplay, uscito lo scorso dicembre, c’è il featuring nientemeno che del presidente uscente Barack Obama. La canzone infatti contiene l’interpretazione di Obama del classico “Amazing Grace”, cantata durante il funerale di Clementa C. Pinckney, politico e pastore metodista statunitense assassinato nel giugno del 2015.

Alla domanda di Fazio sul come hanno fatto a far cantare Obama, Martin ha scherzato:

“Senti, a novembre sarai senza lavoro, se vieni con noi ti prendiamo a cantare”.

Ironia a parte, Chris Martin ha voluto condividere con il pubblico una curiosità sul primo incontro tra lui e Jonny, che il cantante definisce “il pilastro dei Coldplay”.

“Ricordo bene la prima canzone che abbiamo suonato insieme, eravamo nella stanza di Jonny, grande come questa scrivania. Era una canzone terribile: Jonny non se lo ricorda più perché quel giorno era un po’ fuori, da allora ho cominciato a registrare tutto quello che suoniamo”.

L’ispirazione dei Coldplay

Il cantante e il chitarrista dei Coldplay a Che Tempo Che Fa hanno anche raccontato cosa li ispira per il loro lavoro. Oltre agli argomenti di attualità e al mondo che li circonda, Martin e soci ricavano molta ispirazione anche dalle loro letture. Tra quelle più significative che hanno ispirato l’album c’è “Kiss of God: the Wisdom of a Silent Child”, scritto dal 22enne Marshall Stewart Ball. Si tratta di una raccolta di pensieri e di poesie scritta da un ragazzo affetto da una grave malattia che paralizza e non gli consente di esprimersi con la voce.

“Abbiamo letto tanti libri che ispirano, come questo, per poter cogliere il mondo in un modo più positivo: tutti hanno problemi, e questa è la nostra prospettiva per risolverli”.

Il libro in questione non è, purtroppo, edito in italiano.

Il gruppo si esibirà presto in tour in Italia.

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