Alla scoperta dei Police, il leggendario gruppo di Sting

Alla scoperta dei Police, il leggendario gruppo di Sting

Police: la carriera e le curiosità sullo storico gruppo di Sting, Andy Summers e Stewart Copeland, tra i principali esponenti della new wave.

I Police sono stati una delle formazioni più importanti, influenti e originali della storia del rock. Tra i capostipiti della cosiddetta new wave, di cui forse sono rimasti gli esponenti più talentuosi, hanno saputo in una manciata di anni, a cavallo del 1980, rivoluzionare totalmente la storia della musica. Ripercorriamo insieme brevemente la loro memorabile carriera, alla scoperta dei momenti clou e di tutte le curiosità su questo indimenticabile trio.

Chi sono i Police: membri e carriera

Quando il giovane batterista Stewart Copeland conobbe a Londra un carismatico e talentuoso bassista, tale Sting, tra la fine del 1976 e il 1977, subito capì che dalla loro unione sarebbe potuto nascere qualcosa di bello.

Stewart era figlio di un consulente diplomatico, e aveva studiato da adolescente le percussioni a Beirut, capitale del Libano. In Inghilterra accumulò diverse esperienze in gruppi rock e prog come i Curved Air, prima di imbattersi in Sting.

Sting

Con l’inserimento in formazione del chitarrista Herny Padovani, i due diedero vita a un nuovo gruppo: i Police. Pur avendo un budget misero pubblicarono un primo singolo, per l’etichetta gestita dal fratello di Stewart. Il successo fu molto limitato.

Qualcosa ancora non funzionava nel loro ensemble. Il sound era difficile da definire e mancava di mordente. Destino volle che i due decisero di prendere parte al progetto Strontium 90, organizzato da un musicista di alto livello, il bassista Mike Howlett, già in forza presso i Gong. Ecco, proprio nei Gong suonava un chitarrista di mirabile eclettismo: Andy Summers.

L’esperienza fu straordinaria. Sting, Copeland e Summers si ritrovarono a suonare insieme, e fu subito magia. Quando un po’ di tempo dopo il batterista propose ad Andy di unirsi ai Police, la risposta fu scontata. La formazione rimase a quattro solo per due concerti. Poi Padovani decise di lasciare. I Police si ritrovarono in tre. E forse fu un bene…

La Londra di quegli anni era dominata dall’esplosione del punk, che stava cercando di spingere nel dimenticatoio la grande ‘vecchia’ musica progressive degli storici gruppi inglesi, come Pink Floyd, Genesis, Jethro Tull e così via. Inevitabile essere influenzati da questa nuova vibrante energia ribelle.

Ma i Police non erano musicisti improvvisati. C’era talento, classe e studio in Sting, Copeland e Summers. Così, su basi punk innestarono elementi presi in prestito dai generi più disparati, su tutti il reggae e anche il jazz. Il risultato era qualcosa di mai sentito prima.

Con un budget risicatissimo, il trio si autoprodusse un album, Outlandos d’Amour. Dopo aver ascoltato Roxanne, il fratello di Stewart, Miles, rimase folgorato e decise di divenire il manager della band, permettendogli di ottenere un contratto con un’etichetta discografica.

Censurati dalle radio per i temi forti toccati nei loro brani e nelle loro copertine, i Police riuscirono comunque a entrare in classifica con un primo singolo, Can’t Stand Losing You.

Tra alti e bassi, la carriera dei Police aveva ormai preso piede. A inizio 1979 Roxanne arrivò come singolo negli Stati Uniti: il successo fu straordinario e inaspettato, tanto da convincere la casa discografica a ristampare il brano anche in Inghilterra. Stavolta, Roxanne sfiorò la top ten della classifica e di fatto aprì le porte al grande successo anche in patria.

A ottobre dello stesso anno uscì il loro secondo disco, Reggatta de Blanc. Il successo fu straordinario fin da subito e per la prima volta i Police raggiunsero la vetta della classifica inglese degli album, grazie anche a due singoli pazzeschi: Walking on the Moon e, soprattutto, Message in a Bottle.

Per la critica il successo del sound Police stava proprio in quell’unione di sonorità e ritmi caraibici con timbriche del rock britannico dell’epoca, e quindi anche del punk. Nel 1980 il trio partì per il primo tour mondiale, portando in ovunque un nuovo genere che aveva contribuito a far nascere, la cosiddetta new wave.

Tornati in studio, incisero in poco tempo il terzo album, Zenyatta Mondatta, che li confermò in vetta alle classifiche, grazie anche a singoli ancora oggi famosi come Don’t Stand So Close to Me e De Do Do Do, De Da Da Da. Nonostante il successo, all’interno del gruppo iniziarono i primi contrasti, specialmente tra Sting e Copeland.

Ad ogni modo, la band andò ancora avanti con un nuovo album, Ghost in the Machine, arricchito da arrangiamenti non leggeri e un utilizzo massiccio di sintetizzatori. Pur non essendo un album immediato, riuscì a raggiungere lo stesso un successo mondiale, trascinato dal singolo Every Little Thing She Does Is Magic.

Furono questi gli anni dei primi impegni solisti o paralleli dei tre membri del gruppo, sia musicali che non. La sensazione era che qualcosa si fosse rotto nella loro sinergia, almeno a livello personale.

C’era però ancora il tempo per un ultimo sussulto, il canto del cigno migliore che si potesse immaginare. Nel 1983 uscì Synchronicity, ritenuto universalmente uno dei loro capolavori. Al suo interno pezzi eccellenti e celeberrimi, come Every Breath You Take:

All’apice del successo, con tre Grammy appena conquistati, il trio decise di mettere fine al proprio sodalizio nel 1984. Cosa resta dei Police dopo quella data? Cinque album memorabili e un’eredità che nessuno è mai riuscito a raccogliere realmente. Perché un sound come il loro è stato unico e irripetibile, e probabilmente lo rimarrà per sempre.

I Police si riuniranno comunque nel 2007 per una nuova tournée mondiale, culminato in un evento al Madison Square Garden di New York il 7 agosto 2008, prima del definitivo scioglimento.

La discografia dei Police

1978 – Outlandos d’Amour

1979 – Reggatta de Blanc

1980 – Zenyatta Mondatta

1981 – Ghost in the Machine

1983 – Synchronicity

Sai che…

– I Police hanno vinto 6 Grammy Award, sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2003 e hanno venduto oltre 75 milioni di dischi.

– Nel loro primo tour mondiale, nel 1980, toccarono mete esotiche come l’India e l’Egitto.

– Con Synchronicity raggiunsero la vetta della Billboard 200 e vi rimasero per 17 settimane, interrompendo il dominio di Thriller di Michael Jackson.

– Dopo lo scioglimento suonarono ancora nel 1992, durante il matrimonio di Sting, e poi ancora alla cerimonia di ammissione nella Rock and Roll Hall of Fame.

Di seguito il video di Walking on the Moon:

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