Renato Rascel: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul cantante e attore vincitore di Sanremo nel 1960.
Come Domenico Modugno o Tony Dallara, anche Renato Rascel è stato un artista leggendario della prima era, o forse già della seconda, del Festival di Sanremo. Vincitore nel 1960, nella sua carriera riuscì a dimostrarsi un talento poliedrico come pochi in Italia. Fu infatti anche attore, comico, ballerino, presentatore e giornalista. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi era Renato Rascel: biografia e carriera
Renato Ranucci, questo il vero nome di Rascel, nacque a Torino il 27 aprile 1912 sotto il segno del Toro. Figlio di un cantante di operetta e di una ballerina classica, Renato nacque con la musica e l’arte nel sangue. Cresciuto a Roma, nell’antico rione Borgo, con una zia a causa dei continui impegni dei genitori, Renato imparò negli anni scolastici a cantare, a suonare e a recitare.
Tra le sue prime esperienze, oltre che quelle all’interno del coro ecclesiastico, ci fu anche una breve parentesi come batterista in un gruppo jazz, prima di fare il suo esordio a teatro al fianco del padre. Proprio il genitore cercò in tutti i modi di convincerlo a tentare strade più sicure e remunerative per il suo futuro. Ma Renato nella testa aveva solo il mondo dello spettacolo.
Decise così di tuffarsi, e con grande successo, nel mondo dell’avanspettacolo, riuscendo subito a farsi un nome, attirando l’attenzione di scrittori come Cesare Zavattini e Vittorio Metz, che lo vollero come attore all’interno di un loro film.
Fu così che negli anni Quaranta Renato passò dal teatro di rivista al cinema e alla televisione. L’anno della sua svolta fu il 1952, quello in cui si cimentò per la prima volta con un ruolo drammatico all’interno de Il cappotto di Alberto Lattuada. Riuscì cono quell’interpretazione a conquistare un Nastro d’argento.
Dopo aver lavorato anche in radio, ed essersi cimentato addirittura con la regia cinematografica, Renato divenne un artista di fama internazionale con il suo primo successo musicale, Arrivederci Roma, in grado di arrivare a risuonare fino a Hollywood.
Tuttofare dello spettacolo italiano, nel 1960 decise di mettersi in gioco anche al Festival di Sanremo, partecipando insieme a Tony Dallara con il brano Romantica, da lui composto (con un testo firmato da Dino Verde). La sua interpretazione sussurrata e melodica fece da contraltare a quella da perfetto “urlatore” di Dallara, e contribuì alla vittoria finale, anche se il successo radiofonico spetterò maggiormente alla versione di Tony.
Con questo brano Renato partecipò anche al successivo Eurovision Song Contest, arrivando all’ottavo posto. Dopo quest’esperienza si rituffò con grande entusiasmo in nuove avventure cinematografiche e teatrali, continuando nella sua carriera ricca di immense soddisfazioni. Dal finire degli anni Sessanta si cimentò anche con il giornalismo e la scrittura.
Renato Rascel: la morte
Con il passare del tempo e l’avanzare dell’età, Renato decise di diradare i suoi impegni, pur non lasciando del tutto la televisione e il teatro. La sua ultima apparizione in teatro fu nel 1986 accanto all’amico Walter Chiari.
In pubblico si mostrò l’ultima volta durante il campionato mondiale del 1990. Morì a Roma poco tempo dopo, nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 1991 per un’arteriosclerosi irreversibile, ed è oggi sepolto nel Cimitero Flaminio.
La discografia in studio
1955 – Renato Rascel
1955 – Renato Rascel
1957 – Renato Rascel
1957 – Renato Rascel’s Italia
1957 – Renato Rascel
1958 – Evviva l’allegria
1958 – Il pianino dei successi
1960 – “Romantica” e altre dieci canzoni di Renato Rascel
1961 – Renato Rascel in Rascelinaria
1962 – Enrico ’61
1963 – Welcome to Roma mia
1964 – Il giorno della tartaruga
1966 – Renatino
1971 – Alleluja brava gente
1973 – D’amore si ride
1975 – Vogliamoci tanto bene
1975 – Nel mio piccolo
La vita privata di Renato Rascel: moglie e figli
Renato conobbe nel 1942 Tina De Mola, con cui si sposò nel 1943. Dopo qualche anno, nel 1958, riuscì però a ottenere la separazione. Ebbe poi una storia con la sua segretaria personale, Huguette Cartier, che sposò a Milano nel 1966, per poi lasciarla e legarsi con Giuditta Saltarini, madre del suo unico figlio, Cesare, nel 1972. I due si sposeranno solo nel 1980.
Chi era Giuditta Saltarini, la moglie di Renato Rascel
Nata a Roma il 24 febbraio 1941 sotto il segno dei Pesci, Giuditta Saltarini fu una straordinaria attrice, oltre che un apprezzato personaggio televisivo. È scomparsa improvvisamente all’età di 83 anni molto dopo Renato, il 16 dicembre 2024, dopo una lunga battaglia con una malattia, come confermato dal figlio Cesare su Facebook: “Con il cuore colmo di dolore, devo annunciare la scomparsa della mia amatissima mamma. Per molti è stata un’attrice straordinaria, una figura di spicco del teatro e della televisione italiana, e la compagna di vita di mio padre, Renato Rascel. Per me, è stata semplicemente la mia mamma, un faro di amore, forza e saggezza“.
Sai che…
– Ricevette il battesimo nella basilica di San Pietro in Vaticano per desiderio del padre, romano da sette generazioni. Per questo motivo rimarrà sempre legato alla città di Roma.
– Lavorò anche come garzone.
– Da giovane giocò a calcio e nel 1927, quando nacque l’Associazione Sportiva Roma dalla fusione di Alba e Roman, divenne un tifoso appassionato della squadra giallorossa, tanto che si deve a lui il celebre motto “la Roma non si discute, si ama“.
– Venne accusato di plagio per la sua Romantica.
Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Renato Rascel, ecco una playlist presente su Spotify: