In memoria di Muddy Waters, il padre del blues

In memoria di Muddy Waters, il padre del blues

Muddy Waters: la biografia, la vita privata e le curiosità sul padre del blues di Chicago, tra gli artisti più importanti della storia.

Il blues è fatto di figure leggendarie, le cui storie si intrecciano con il mito. Tra queste un posto d’onore lo occupa Muddy Waters, per alcuni l’anello di congiunzione tra il Delta blues e il rock and roll. In altre parole, un personaggio fondamentale per la storia della musica, oltre che un artista con pochi eguali. Andiamo a riscoprire insieme alcune curiosità sulla sua immensa carriera e la sua vita privata.

Chi era Muddy Waters: la biografia

McKinley Morganfield (questo il vero nome di Muddy Waters) nacque a Rolling Ford, in Mississippi, il 4 aprile 1913 sotto il segno dell’Ariete. Il suo nome d’arte gli venne affibbiato come soprannome quando era bambino da sua nonna, visto che aveva l’abitudine di sguazzare nel fango del Mississippi.

chitarra blues

Figlio di un musicista, crebbe con il padre, i nove fratelli e i nonni in seguito alla morte della madre, avvenuta quando aveva solo tre anni. Nel periodo dell’adolescenza si guadagnò da vivere suonando a feste e pic nic ma anche e soprattutto lavorando nei campi di cotone.

La svolta della sua vita avvenne quando decise di cercare fortuna a Chicago, lì dove il blues stava diventando il genere più ascoltato. Lavorando come autista e suonando di sera, riuscì a entrare in contatto con altri artisti come Sonny Boy Willamson, e ben presto venne notato da una casa discografica, la Chess, che gli propose un contratto.

Dal 1953 registrò quindi una serie di lavori fondamentali con la band dell’etichetta. Canzoni divenute con gli anni dei veri classici della musica americana, come Hoochie Coochie Man (scritta da Willie Dixon).

https://www.youtube.com/watch?v=U5QKpsVzndc

Per tutti gli anni Cinquanta Waters fu il re della scena blues di Chicago, insieme a Howlin’ Wolf, grazie anche a brani leggendari come Mannish Boy, Trouble No More e Don’t Go No Further.

Con una sua esibizione in Inghilterra nel 1958 fece scalpore: fu il primo a portare un sound elettrico nella scena folk/blues cui era abituata fino ad allora la popolazione britannica. Fu per questo che divenne un’icona e una fonte d’ispirazione per alcuni dei più grandi bluesman e rocker della storia inglese degli anni successivi.

Muddy Waters: la morte

Muddy morì nel sonno il 30 aprile 1983 a Westmont, non lontano da Chicago, a poce settimane dal suo 70esimo compleanno.

Alla sua cerimonia funebre parteciparono grandi personalità del blues, e parlando della sua morte B.B. King dichiarò alla rivista Guitar World: “Dovranno passare anni e anni prima che la maggior parte della gente comprenda quanto è stato grandioso per la storia della musica americana“.

La vita privata di Muddy Waters: moglie e figli

Muddy si sposò nel 1940 con Geneva Wade, morta di cancro il 15 marzo 1973. Qualche anno dopo il già anziano bluesman si risposò con la diciannovenne Marva Jean Brooks, da lui soprannominata Sunshine.

Ebbe dei figli che hanno seguito le sue orme come bluesman: Larry Mud Morganfield, Big Bill Morganfield e Jospeh Mojo Morganfield.

Sai che…

– Muddy Waters era alto 1 metro e 75.

– Viene considerato il padre del blues di Chicago.

Rolling Stone (che deve il suo nome proprio a una canzone di Waters) lo ha inserito al 49esimo posto tra i 100 migliori chitarristi di sempre.

– Nel 2008 la sua vita è stata raccontata nel film Cadillac Records.

– Tra gli artisti che furono più influenzati dal suo stile e dalla sua musica si ricordano i Rolling Stones, Jimi Hendrix, i Cream (ed Eric Clapton in particolare), i Led Zeppelin, gli AC/DC e tanti altri ancora.

– Il suo nome è citato nella canzone Come Together dei Beatles.

– Così ha parlato in passato di lui Clapton: “Gli ho voluto davvero bene. Per me era come un padre, e io per lui ero come un figlio. Un legame che mi onora molto“.

– Su Instagram Muddy Waters ha un account ufficiale a lui dedicato da migliaia di follower.

Di seguito Mannish Boy, una delle sue canzoni più amate: