In memoria di Marvin Gaye, la star più luminosa della musica soul

In memoria di Marvin Gaye, la star più luminosa della musica soul

Marvin Gaye: la carriera, la vita privata e le curiosità su uno degli artisti più importanti della storia del soul e dell’R&B.

Marvin Gaye è uno degli artisti la cui influenza è maggiormente arrivata fino ai nostri giorni. Vero genio della musica soul e R&B, ha saputo creare un sound che ancora oggi è d’ispirazione per tanti artisti del rhythm and blues contemporaneo. Ripercorriamo insieme la sua straordinaria parabola artistica e la sua complicata vita privata.

Chi era Marvin Gaye

Marvin Pentz Gay Jr. nacque a Washington il 2 aprile 1939 sotto il segno dell’Ariete. Figlio di un catechista della Church of God, un gruppo distaccato degli Avventisti del Settimo Giorno, setta che univa elementi cattolici, anglicani e ortodossi, iniziò a cantare nel coro fin da bambino, prendo anche lezioni di piano e percussioni.

Microfono

Dopo le superiori si arruolò nell’Aeronautica militare. Quindi iniziò la sua vera carriera musicale cantando nei Marquees. Dopo un concerto a Detroit, venne scritturato dalla Motown come solista. Inizialmente il suo successo fu relativo. Se è vero che come autore o musicista arrivò presto al numero uno in classifica, come interprete stentò per diverso tempo. Il primo vero successo arrivò con Pride & Joy nel 1963.

Voglioso di essere ricordato come un’icona della musica pop, fondendo però la melodia con elementi soul e jazz, ripercorrendo le orme di monumenti come Nat King Cole e Sam Cooke, Marvin intraprese una fortunata collaborazione con Tammi Terrell.

Dall’unione delle loro voci nacquero brani celeberrimi come Ain’t No Mountain High Enough e Your Precious Love.

Raggiunse per la prima volta il numero uno nella Billboard Hot 100 nel 1968 con un altro dei suoi capolavori, I Heart It Through the Grapevine, già registrata da Gladys Knight l’anno prima ma con scarsa fortuna.

Il brano divenne la più importante hit prodotta dalla Motown nella sua storia.

In un periodo in cui la musica pop iniziava a trattare di politica e problemi sociali, cantare le ‘solite’ canzoni d’amore iniziò a star stretto all’ambizioso Marvin. D’un tratto, però, la morte di Tammi Terrell per un tumore nel 1970 devastò totalmente l’anima di Gaye, che decise di interrompere la propria carriera dal vivo per un paio di anni.

Rientrò in studio il 1° giugno 1970 per registrare tre brani: What’s Going On, God Is Love e Sad Tomorrows. Nonostante inizialmente la Motown non fosse d’accordo a pubblicarla, su insistenza di Marvin nel 1971 arrivò al grande pubblico What’s Going On. Il successo andò ben oltre le aspettative.

Dopo il successo dell’omonimo album, Marvin tornò a temi lontani dal sociale e dallo spirituale con un nuovo lavoro, Let’s Get It On, il disco di maggior successo della sua carriera in vita, e il singolo superò per vendite anche Grapevine, scrivendo un altro record per la Motown.

Verso la metà degli anni Settanta divorziò dalla moglie Anna. Ne venne fuori l’album Here, My Dear, ricco di riferimenti agli aspetti più duri della sua vita coniugale. Un lavoro di successo relativo, ma amato in seguito dalla critica. Nel 1979, ormai dipendente dalle droghe e alle prese con problemi fiscali importanti, l’artista decise di dichiarare fallimento. Partì quindi per le Hawaii, e qui visse in un furgone per un certo periodo.

Dopo alcune incomprensioni con l’etichetta, ruppe definitivamente all’inizio degli anni Ottanta e passò alla Columbia. Con la nuova label lanciò il suo ultimo grande successo invita, Sexual Healing. Un brano capace di fargli ottenere i suoi primi due Grammy Award, per la Miglior voce maschile R&B e per la Miglior strumentazione R&B.

La morte di Marvin Gaye

Per diverse volte l’artista minacciò di suicidarsi per via di litigi molto duri col padre. Fu proprio quest’ultimo a ucciderlo, il 1° aprile 1984, sparandogli due volte in petto dopo una lite per dei documenti sistemati male. Le indagini portarono alla luce un’aggressione dell’artista al padre prima dell’omicidio, togliendo dall’accusa la premeditazione.

La vita privata di Marvin Gaye: moglie e figli

La prima moglie di Marvin Gaye fu Anna Gordy, sorella di Barry Gordy, il discografico della Motown che ne scoprì il talento. La coppia adottò un bambino, Marvin Pentz Gaye III. Il matrimonio finì quando Marvin iniziò a corteggiare la diciassettenne Janis Hunter. Marvin e Janis si sposarono nel 1977, dopo il divorzio dell’artista, ed ebbero due figli: Nona e Frankie Christian. Anche questo matrimonio finì nel 1981.

Sai che…

– Marvin Gaye era alto 1 metro e 85.

– Aggiunse la ‘e’ al suo cognome per evitare le prese in giro e dare alla sua carriera un tono più professionale.

– I suoi primi numeri uno come autore furono Beechwood 4-5789 delle Marvelettes e Dancin’ in the Street di Martha and the Vandellas.

– Durante un concerto alla Hampton University, la Terrell collassò tra le braccia di Marvin Gaye. Solo in seguito a questo incidente le fu diagnosticato il tumore al cervello che ne decreterà la morte.

Little Richard affermò che Gaye aveva poco prima della morte delle premonizioni sull’omicidio che gli avrebbe tolto la vita.

– Marvin è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987 e nella Hollwood Walk of Fame nel 1990.

– Cosa c’entra Marvin Gaye con Charlie Puth? Semplicemente il noto cantante lanciò un singolo dedicato alla memoria del compianto soulman nel 2015.

Di seguito il video di Marvin Gaye: