In memoria di John Entwistle, uno dei più grandi bassisti di sempre

In memoria di John Entwistle, uno dei più grandi bassisti di sempre

John Entwistle: la biografia, la vita privata e le curiosità sullo storico bassista degli Who, uno dei più grandi solisti del mondo del rock.

Quando si parla di bassisti iconici nella storia del rock, uno dei nomi che salta sempre alla memoria è quello di John Entwistle, il mitico solista degli Who. Un artista in grado di rivoluzionare il modo di suonare questo splendido strumento, dandogli la medesima dignità solitamente accordata alle chitarre. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata, tra grande musica e qualche eccesso di troppo.

Chi era John Entwistle: la biografia

John Alec Entwistle nacque a Chiswick, un distretto di Londra, il 9 ottobre 1944 sotto il segno della Bilancia. Figlio di due musicisti (la madre suonava il piano, il padre la tromba), crebbe per la maggior parte dell’infanzia con la madre a causa del divorzio tra i genitori. Fin da piccolino mostrò un grande talento per la musica e a 7 anni iniziò a prendere lezioni di pianoforte dal patrigno, imparando invece dal padre i rudimenti della tromba.

Tromba

A 14 anni, affascinato da Duane Eddy, decise di iniziare a suonare la chitarra solista. In poco tempo però capì di essere più portato per il basso. Non potendo la famiglia acquistargli un nuovo strumento, decise di costruirselo da sé, utilizzando un pezzo di mogano e imitando la forma del Fender Precision.

John Entwistle: la carriera

Entrato nei Detours di Roger Daltrey su invito dell’amico Pete Townshend, dal 1961 fu costretto ad abbandonare gli studi e a trovarsi un lavoro per mantenersi. Alternò così la professione da impiegato con quella da musicista, con notti e notti di prove con la band. Nel 1964 i quattro musicisti decisero di cambiare nome in Who e l’anno dopo pubblicarono il primo album, My Generation, trascinato dalla storica title track:

Il successo fu fin da subito importante: il resto è storia. Gli Who divennero la band simbolo del Mod Revival, mettendo le basi anche per lo sviluppo del punk. John firmò tanti dei pezzi più importanti della band, mostrando un grande talento non solo nell’eseguire ma anche nel comporre. Nel 1969 partecipò con la band al festival di Woodstock e due anni più tardi debuttò con un album solista, senza peraltro abbandonare gli Who: Smash Your Head Against the Wall.

Dopo la pubblicazione di Quadrophenia, durante una data del tour promozionale, i quattro Who vennero arrestati per aver distrutto una camera d’albergo. Una circostanza che portò John a scrivere il brano Cell Number 7, presente nel suo album solista Mad Dog. Tra carriera solista e nuove esperienze con gli Who, negli anni Ottanta e Novanta Entwistle continuò a essere uno dei bassisti più richiesti nel mondo del rock.

John Entwistle: la morte

John morì nel sonno mentre era ospite in una stanza dell’Hard Rock Hotel & Casino di Las Vegas, il 27 giugno 2002. A portarcelo via fu un infarto miocardico acuto, frutto del suo abuso di cocaina.

Di seguito un solo di John Entwistle su We Won’t Get Fooled Again:

John Entwistle: la discografia in studio da solista

1971 – Smash Your Head Against the Wall
1972 – Whistle Rimes
1973 – Rigor Mortis Sets In
1975 – Mad Dod
1981 – Too Late the Hero
1996 – The Rock
2000 – Music from van Pires

Sai che…

– John Entwistle era nato 1 metro e 82.

– Sulla vita privata di John Entwislte si conoscono pochi dettagli. Sappiamo che è stato sposato due volte, la seconda con Maxene Harlow, dal 1991 al 1997. Ha avuto un solo figlio, Christopher, nato dalla sua relazione con Alison Wise.

– Era soprannominato The Ox.

– Visto che Pete Townshend negli Who prediligeva le parti ritmiche, John dovette sviluppare una tecnica molto complessa, trasformando il basso in uno strumento creatore di melodie, con tanto di assoli.

– Da Rolling Stone è stato inserito al primo posto nella classifica dei dieci più grandi bassisti della storia.

– Oltre al basso suonava anche il corno.

– Tra i quattro Who era il più calmo e pacato sul palco.

Un assolo di basso di John Entwistle degli ultimi anni di carriera:

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