Gilda: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sulla cantante piemontese che vinse il Festival nel 1975.
Una donna del biellese pronta a cantare il fenomeno dell’immigrazione dal nord al sud della nostra bella Italia. Tra pop e folk impegnato, Gilda è stata un improvviso bagliore di luce in anni in cui il Festival di Sanremo si avviava a vivere il periodo di minor splendore della sua carriera. Nonostante questo, dopo il suo trionfo nella sua carriera di lei si sono quasi perse le tracce, almeno a livello mainstream. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla storia di questa importante artista degli anni Settanta.
Chi è Gilda: biografia e carriera
Rosangela Scalabrino, questo il vero nome di Gilda, è nata a Masserano, in provincia di Biella, il 31 maggio 1950 sotto il segno dei Gemelli. Dotata di un fulgido talento fin dalla nascita, a soli quattordici anni già inizia ad esibirsi nei locali della zona del vercellese, e la sua bravura è tale da spingere molti suoi concittadini a scrivere a una rubrica de la Stampa di Torino, Specchio dei tempi, per farla conoscere al di fuori dell’ambito locale.
Dopo aver adottato lo pseudonimo con cui è ancora oggi ricordata, inizia così la sua prima carriera, cantando soprattutto brani incentrati su un tema mai come in quegli anni di grande attualità: l’emigrazione interna al nostro paese da sud a nord. Sul finire degli anni Sessanta raggiunge una discreta popolarità e si trasferisce a Milano, dove viene notata dai collaboratori della casa discografica appena fondata da una grande star come Mina.
Incide così il suo primo 45 giri, Nu ferru de calzetta. Sono gli anni Settanta che però la consacrano a stella della nostra canzone, grazie a una serie di esibizioni in piazze e teatri tra Italia settentrionale, Svizzera, Germania e Belgio. Nel 1974 prova a partecipare a Sanremo con una sua composizione, Ragazza del sud, ma non viene accettata. Un anno dopo la commissione decide però non solo di farla partecipare, con lo stesso brano, ma la premia alla fine anche con la vittoria finale, tra la sorpresa generale. Ma come riuscì un’artista pressoché sconosciuta a vincere il Festival? Semplice. A causa di disaccordi con la Rai e gli organizzatori, le case discografiche in quell’edizione non mandarono alcun artista famoso in gara. A vincere fu così proprio una cantante fino a quel momento dimenticata dal mondo della musica italiana mainstream.
Pubblica quindi l’anno seguente il suo primo album, Bolle di sapone, per sfruttare il successo ottenuto durante la kermesse. Dopo questo incredibile exploit, però, la sua carriera si arresta improvvisamente. Il motivo? Gilda scopre ben presto di avere più a cuore la felicità sua e della sua famiglia, che non la carriera artistica. Così, decide ben presto di dedicarsi a un lavoro meno impegnativo, e prende in gestione un albergo a Torino, città in cui si trasferisce in maniera stabile.
Cosa fa oggi Gilda? Saltuariamente l’abbiamo rivista in televisione in trasmissioni come I migliori anni e di tanto in tanto si esibisce in feste locali. Al di là di alcune esibizioni e di concerti qua e là, ormai da anni ha deciso però di abbandonare il mondo della musica iper-professionistico.
Gilda: la discografia in studio
1976 – Bolle di sapone
La vita privata di Gilda
Gilda è stata sposata con Giuseppe Zarà. L’uomo divenne famoso quando nel 1982 venne ucciso, proprio nell’hotel gestito dalla moglie. Non sono mai state spiegate le circostanze dell’accaduto. Prima della sua morte, la cantante aveva avuto con lui un figlio.
Sai che…
– Spesso veniva confusa con una contemporanea cantante molisana, Gilda Giuliani.
– Negli anni Settanta si è iscritta alla facoltà di medicina dell’Università di Torino.
– Nel 2011 l’artista è stata condannata dal Tribunale di Torino per usura, insieme a un complice. La pena è stata poi sospesa.