Su Instagram Cesare Cremonini parla di sé e di tutto il dolore che ha vissuto in questi anni. Però, assicura, sta scrivendo un sacco di canzoni.
Sono ormai diversi giorni che Cesare Cremonini condivide su Instagram post e storie in cui si racconta e tira fuori con le parole tutto il dolore che ha attraversato in questi ultimi anni. L’ultimo album dell’artista è stato “La ragazza del futuro”, uscito nel 2022. Adesso Cremonini ha comunicato sui social di avere così tante canzoni da poterci fare due album; per ora deve convivere con un dolore che lo accompagna ormai da tempo, che però almeno riesce a fare da motore per la produzione di altre canzoni.
Cesare Cremonini: il post su Instagram
In un post del 10 gennaio, in cui si vide l’immagine di un microfono in uno studio di registrazione, Cremonini scrive: “Ci sono così tante canzoni nuove da farci due album. Ma non sono pago. Non ho svuotato ancora del tutto questo tempo. Ho ancora un c***o di dolore che sembra infinito nell’anima e una rabbia e un bisogno di amore e di felicità così forte e un senso di gratitudine talmente potente che sento che ne nasceranno ancora. È ancora presto per tornare sul palco. Dovrà essere un paradiso quel posto. Ma intanto iniziamo a cantare che ci sono così tanti cori che ci vorrebbero due anni solo per loro!“.
Cesare Cremonini: la foto del 2016
Oggi il cantautore è tornato con un nuovo post Instagram in cui compare una sua foto del 2016 in cui era visibilmente ingrassato. Nella didascalia scrive: “Questa fotografia è del 2016. La scattò la mia ragazza di allora. Stavo iniziando a scrivere Nessuno vuole essere Robin. Non stavo bene. Pesavo 100 kg. Mi ero annientato per fare un disco. Una cosa stupida. O meglio, avevo annientato i sentimenti nei confronti di chi mi circondava, perché ero entrato in una folle simbiosi con il resto del mondo.
“Non so come e perché ma ci ero cascato dentro” – prosegue – “in totale connessione con le emozioni delle persone che non conoscevo. Dei ragazzi e delle ragazze che vedevo camminare per strada, dei cuori che non erano il mio ma che amavo lo stesso perché pulsavano dentro alla mia città, delle notizie che ascoltavo in televisione e di chi le annunciava, delle foto che guardavo sui social. Ho capito più tardi che era un peso che alla lunga mi poteva distruggere. Ma una notte mi sono seduto sul letto con la chitarra e… come mai sono venuto stasera? Bella domanda….“.
Qualche traccia di questo dolore così intenso, che ha quasi portato l’artista ad annullarsi, si può intravedere proprio nel testo di “Nessuno vuole essere Robin” in cui Cremonini canta queste parole: “Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni che non hanno i binari, ma ali di carta. E quanti inutili scemi per strada o su Facebook che si credono geni, ma parlano a caso […]. Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli?“.
Cesare Cremonini: la schizofrenia
Ad agosto Cesare Cremonini, in un’intervista ad Aldo Cazzullo per Il Corriere della Sera fatta in occasione dell’uscita del suo nuovo libro, “Let Them Talk”, ha confessato di aver convissuto per molti anni con la schizofrenia: “Questo mostro aveva braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi era: schizofrenia. Percepita dalla vittima come un’allucinazione che viene dall’interno” così il cantautore bolognese ha descritto il suo disturbo.