Il Festival di Sanremo 2017 “perde” uno dei suoi protagonisti: Beppe Vessicchio ha scelto di non dirigere l’orchestra.
La decisione di Beppe Vessicchio di non dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo, come invece faceva da tantissimi anni, sembra irrevocabile. Lo scontento sul web è stato significativo e largamente condiviso. C’è stato addirittura chi ha scritto che Vessicchio era l’ultima cosa bella rimasta nella kermesse, chi si è divertito a farne dei meme. Fatto sta che la notizia ha fatto il giro del web, deludendo un po’ tutti
La decisione di Vessicchio
Sembra che alla base della decisione del direttore ci sia la promozione del suo libro “La musica fa crescere i pomodori”, nato da un suo personale esperimento. Vessicchio ha spiegato all’ANSA:
È vero, quest’anno non dirigo l’orchestra a Sanremo. Ma è un caso, non una mia scelta voluta: ero stato ‘prenotato’ da un paio di cantanti che però alla fine non sono stati invitati da Carlo Conti. In realtà andrò lo stesso: perché l’ho promesso agli amici musicisti e per promuovere il mio libro ‘La musica fa crescere i pomodori’, senza conflitto d’interessi.
Il libro di Vessicchio, tra l’altro uscirà il 2 febbraio per Rizzoli ed è stato scritto con Angelo Carotenuto.
Il maestro ha dichiarato che del Festival di Sanremo gli mancherà la ritualità, visto che da tanti anni era diventato per lui un appuntamento fisso.
Più che altro mi mancherà la ritualità. Sanremo è come una festa comandata: c’è Natale, Capodanno, la Befana. E poi il festival. Sentirò anche la mancanza dello stare insieme ad amici che vedo una sola volta l’anno. Ma mi hanno già fatto promettere che in qualche modo la nostra tradizionale frittata di maccheroni, da bravi meridionali quali siamo, la mangeremo lo stesso.
Quello che però appare sicuro, è che il maestro sarà comunque a Sanremo in quei giorni, forse tra gli ospiti del parterre.