Paul McCartney racconta di come tante potenziali canzoni dei Beatles siano andate perdute.
Di nuovo John Lennon nei discorsi di Paul McCartney: stavolta nessuna frecciatina all’ex collega tragicamente scomparso ma la presunta perdita di molti brani scritti dal duo per i Beatles, una band che grazie – ma non solo – al contributo dei due divenne la più celebre del mondo, nonostante lo scioglimento dopo soli dieci anni.
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Sì, brani irrimediabilmente perduti a causa della pochezza della tecnologia all’epoca: “Le cose sono cambiate un bel po’. Hai possibilità di registrare che cambiano il processo di scrittura di un pezzo”, commenta Sir Paul. “Per esempio, io e John non avevamo mica i registratori quando abbiamo cominciato a scrivere, magari scrivevamo un pezzo e dovevamo semplicemente ricordarcelo. C’era sempre il rischio che ce lo dimenticassimo. Se la mattina dopo non riuscivamo a ricordarcelo…beh, era perduto per sempre”.
Non si tratta di nastri registrati e poi andati perduti, dunque, ma di brani impressi nella memoria e poi facilmente dimenticati: “In sostanza dovevi scrivere canzoni che fossero memorabili, perché dovevi ricordartele oppure sarebbero andate perse. Noi ne avremo perse a dozzine in questo modo”.
Memorabili o no, al giorno d’oggi per Paul McCartney tutto è irrimediabilmente semplice: “Non avevamo i registratori a cassetta, adesso invece puoi registrare sul tuo telefono. Quindi hai modo di costruire questa cosa, finirla, ricordartela, andare a registrarla in modo veloce, con un telefono o un tablet”.