Jon Schaffer degli Iced Earth arrestato per la rivolta al Campidoglio di Washington

Jon Schaffer degli Iced Earth arrestato per la rivolta al Campidoglio di Washington

Arrestato John Schaffer degli Iced Earth: l’artista era stato tra i partecipanti alla manifestazione in Campidoglio a Washington il 6 gennaio.

Jon Schaffer è stato arrestato. Il chitarrista degli Iced Earth, che in questi giorni era ricercato dalla polizia, è stato alla fine preso dagli agenti e arrestato per aver partecipato alla ribellione in Campidoglio a Washington lo scorso 6 gennaio. L’artista, come riferito dal Wall Street Journal, è accusato di diversi reati, tra cui quello di comportamento violento.

Iced Earth: Jon Schaffer arrestato

Il chitarrista era uno dei volti noti che avevano preso parte ai disordini del 6 gennaio in favore del presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump. La sua immagine era apparsa fin dalle prime ore della manifestazione in primo piano, e una sua foto con in testa un cappello che rivelava la sua appartenenza agli Oath Keepers, un gruppo di estremisti di destra, durante i disordini era diventata immediatamente di dominio pubblico.

Manifestazione pro Trump Congresso USA 2021

Jon Schaffer sostenitore di Trump

D’altronde, non aveva sorpreso più di tanto i fan della band la partecipazione di Schaffer alla manifestazione pro-Trump. Già alcuni mesi fa al Wall Street Journal l’artista aveva dichiarato: “Non ci fonderemo in un qualche sistema comunista globalista, questo non accadrà. Ci sarà grande spargimento di sangue se si dovesse arrivare a questo, credetemi“.

Da queste dichiarazioni, così come dai suoi comportamenti rivoltosi, il resto della band si era apertamente dissociato attraverso una dichiarazione pubblicata su Instagram dal bassista Luke Appleton. Queste le sue parole: “Assolutamente NON perdoniamo né sosteniamo le rivolte o gli atti di violenza perdoniamo né sosteniamo le rivolte o gli atti di violenza in cui sono stati coinvolti i rivoltosi il 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti. Ci auguriamo che tutte le persone coinvolte quel giorno siano assicurate alla giustizia per essere indagate e rispondere delle loro azioni“.

Di seguito il post: