Antonello Venditti: “La musica dovrebbe entrare in Costituzione”

Antonello Venditti: “La musica dovrebbe entrare in Costituzione”

In occasione dei 40 anni di “Notte prima degli esami”, Antonello Venditti ha rivelato un suo sogno: che la musica pop entri in Costituzione.

Nel palazzo del Ministero della Cultura sono iniziati i festeggiamenti per i 40 anni di “Notte prima degli esami, una delle canzoni più amate di Antonello Venditti. Un brano che, senza essere intaccato dal tempo, continua ancora oggi ad essere la colonna sonora degli esami di maturità di miglia di studenti.

Venditti, in occasione di questa celebrazione, ha rivelato di avere un progetto che gli sta davvero molto a cuore e che vorrebbe realizzare: vedere entrare la musica pop all’interno della Costituzione Italiana.

Le parole di Antonello Venditti

Si tratta dell’unica arte che non è riconosciuta da nessun governo.” – spiega Venditti – “Va sostenuta, il talento non va lasciato in mano alla televisione. Bisogna dare priorità ai De Andrè e i Geolier, quando trasmettono i David di Donatello io ci rimango male perché la musica non ha niente di governativo e sociale“.

Non per me che ho una storia fantastica” – prosegue il cantautore – “Ma tanti non avranno una fantastica storia se mancherà l’appoggio della politica. Io rinuncerei a tutto ciò che ho da dirvi solo per perorare questa mia volontà molto semplice: che la musica pop entri nella nostra costituzione, così come lo è lo sport, così come tutte le arti, come cinema e teatro“.

Il progetto di inserire la musica pop in Costituzione

Quelle di Antonello non sono parole dette a caso: con l’aiuto dell’avvocato Luca Pardo ha buttato giù un progetto per inserire la parola musica nella Costituzione Italiana. “In Italia la musica pop è stata e continua ad essere la colonna sonora di milioni di vite, ma è ancora oggi vittima di un pregiudizio che la vuole arte di serie minore, confinata al rango di ‘canzonetta‘”. – spiega.

Pregiudizio immotivato e inaccettabile, che penalizza gli artisti e l’intera filiera dell’industria musicale. È uno strumento di coesione della nazione, forse il più forte.” – continua – “Tuttavia, a oggi gli spettacoli musicali più complessi dal punto di vista artistico, nonostante gli introiti da biglietteria, non riescono ad essere rappresentati in tutta Italia per assenza di location idonee a conseguire almeno il punto di pareggio ricavo-costi.

Antonello Venditti

Così che la musica pop non è rappresentata su tutto il territorio italiano, a meno che gli artisti non rinuncino al loro progetto artistico originario.” – conclude Venditti.

Il ritardo del Ministro Sangiuliano

L’evento per la celebrazione dei 40 anni di “Notte prima degli esami” ha visto la presenza, seppur in ritardo a causa di altri impegni, del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Al suo ingresso, il cantautore, che aveva già incantato i presenti con una versione pianoforte e voce di “Notte prima degli esami” e “Ci vorrebbe un amico“, gli dice scherzosamente: “Non sa cosa si è perso il Ministro“.

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