Achille Lauro si confessa a cuore aperto e parla del suo passato, tra droga e criminalità: le parole del cantautore romano.
Achille Lauro ha rischiato di buttare la sua vita! Il cantautore romano, classe 1990, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato la sua vita prima del successo, la sua adolescenza tra criminalità e droga, quella strada che lo stava portando verso un baratro, prima della svolta che ha cambiato tutto nella sua esistenza. Anche se, nonostante oggi abbia davvero tutto, continui a essere insoddisfatto. Parole fortissime quelle di Lauro, che ha sconvolto tutti i suoi fan!
Achille Lauro e l’adolescenza tra droga e criminalità
Arrivare al successo non è semplice, specialmente se si è cresciuti nei contesti sbagliati. L’ex trapper ha confessato i suoi trascorsi durissimi, in quella periferia romana, ai bordi del Raccordo, che vive situazioni di estreme difficoltà: “Malavita e criminalità mi hanno fatto crescere con miti sbagliati. Roma non è corrotta, diceva qualcuno, ma corruttrice. Mi sono reso conto che stavo crescendo in una bolla sbagliata che mi avrebbe portato nella mer*a“.
In quel contesto non c’è futuro, accadono cose tremende e non sempre si riesce a venirne fuori. Ma qualcosa nella sua vita lo ha spinto a cambiare, una maturità improvvisa arrivata dopo i vent’anni: “Dopo quell’età capisci che non sono più ca**ate, ma che stai buttando la tua vita nel ce**o, stai diventando un uomo e se continui non puoi più cambiare strada ed è tardi per la redenzione“.
Achille Lauro e i rischi del successo
A cambiargli la vita è stato Sanremo. La sua prima partecipazione gli ha aperto un mondo, gli ha fatto conoscere la vera fama. Un successo che però può tentare e fare del male, specialmente per chi ha dovuto vivere a lungo in un monolocale, trasformandolo di giorno in ufficio, di notte in branda. Racconta il cantautore romano: “Ho sempre investito tutto quello che ho guadagnato per poter avere una visione più grande. Un anno e mezzo fa sono cascato nel piacere delle cose materiali e ho comprato una Ferrari, ma l’ho già venduta“.