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La storia inedita di Bon Scott: misteri e verità del frontman AC/DC

Brian Johnson e Angus Young degli AC/DC

La complessa indagine su Bon Scott condotta da Jesse Fink, tra testimonianze inedite e misteri mai risolti sulla sua morte.

Il nuovo libro di Jesse Fink, BON The Last Highway, promette di offrire una nuova prospettiva sulla vita e la morte del leggendario frontman degli AC/DC, Bon Scott. Attraverso un’approfondita ricerca che include testimonianze inedite e documenti mai pubblicati, Fink tenta di risolvere i misteri che circondano gli ultimi giorni del cantante.

Gli interrogativi su cosa sia realmente accaduto nei trentadue giorni precedenti la sua scomparsa e la controversa questione dei testi di Back in Black sono al centro di quest’opera, destinata a diventare una lettura obbligata per gli appassionati di rock.

Il viaggio investigativo di Jesse Fink

Jesse Fink si è immerso in un vero e proprio viaggio investigativo per ricostruire gli ultimi giorni di Bon Scott. Ha viaggiato in lungo e in largo, intervistando una vasta gamma di persone che hanno avuto un ruolo nella vita del cantante. Tra queste, spiccano i nomi di compagni di tournée, come il chitarrista Paul Chapman e il bassista Pete Way degli UFO, ma anche amici stretti e figure dell’entourage degli AC/DC.

Gli AC/DC in concerto sul palco PH credits: Christie Goodwin
AC/DC in concerto con performance rock PH credits: Christie Goodwin – notiziemusica.it

Attraverso queste testimonianze, Fink dipinge un quadro complesso e dettagliato di uno degli artisti più enigmatici e controversi nella storia del rock. La ricerca si concentra sull’ultimo mese di vita di Scott, un periodo cruciale che potrebbe contenere le chiavi per comprendere il mistero della sua morte.

I dubbi sulla morte e il mistero dei testi di Back in Black

La scomparsa di Bon Scott il 19 febbraio 1980 ha lasciato molti interrogativi aperti. Secondo le indagini ufficiali, la causa della morte è stata l’intossicazione da alcool. Tuttavia, nel suo libro, Jesse Fink mette in discussione questa versione, suggerendo che Scott potrebbe essere morto per un’overdose di droghe.

Questo aspetto trasforma il racconto in un vero e proprio giallo rock. Un altro elemento di grande interesse riguarda i testi di Back in Black, album pubblicato sei mesi dopo la morte di Scott. Fink esplora la possibilità che i testi siano stati scritti dallo stesso Bon Scott prima della sua scomparsa, ipotesi che aggiunge un ulteriore strato di mistero al già complesso caso.

L’indagine di Jesse Fink ha incontrato non pochi ostacoli, soprattutto da parte del clan degli Young, pilastri degli AC/DC. Secondo il libro, gli Young non solo hanno rifiutato di fornire le loro testimonianze, ma avrebbero anche impedito ad altri membri della band e dell’entourage di partecipare a interviste.

Questo silenzio ha alimentato ulteriormente le ipotesi e le speculazioni sul ruolo effettivo giocato dai membri della band negli ultimi giorni di Bon Scott. Nonostante queste difficoltà, il libro BON The Last Highway riesce a presentare una ricca sezione fotografica, offrendo ai lettori immagini e documenti inediti che arricchiscono la narrazione.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2025 9:11

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