Lynyrd Skynyrd, l’incidente aereo: la storia e le conseguenze di uno degli eventi più tragici nella storia della musica americana.
Ci sono momenti che possono cambiare la storia di una persona, di un popolo, o anche di una band. Attimi in cui tutto si trasforma. Fatalità che mutano i destini. Come l’incidente aereo che, di fatto, distrusse i sogni e il futuro dei Lynyrd Skynyrd. Era il 20 ottobre 1977 quando il volo Convair CV-240 di L&J, a corto di carburante, si schiantò al suolo dopo un tentativo di atterraggio d’emergenza nei pressi di Gillsburg, nel Mississippi, finendo distrutto nelle paludi circostanti la cittadina americana. Quel giorno cambiò per sempre la storia della musica americana, e specialmente quella dello storico gruppo di Sweet Home Alabama.
La storia dell’incidente aereo dei Lynyrd Skynyrd
Il volo, diretto all’aeroporto di Baton Rouge, mise fine alla vita del cantante Ronnie Van Zant, al chitarrista Steve Gaines, alla sorella Cassie, corista della band, al road manager Dean Kilpatrick, oltre a due membri dell’equipaggio. Di fatto, fu decisivo per le sorti e il futuro della band americana.
L’incidente era avvenuto il 20 ottobre, tre giorni dopo la pubblicazione del loro album Street Survivors. Inutile nell’occasione l’arrivo dei soccorsi, che cercarono di dare un soccorso alle vittime, senza riuscire a salvare le loro vite.
Riuscirono invece a cavarsela, in qualche modo, altri membri del gruppo: Allen Collins, che riportò la rottura di due vertebre del collo, Leon Wilkeson, che ebbe svariate lesioni interne e perse gran parte dei denti, Leslie Hawkins, che si fratturò il collo, Billy Powell, che si ruppe il naso, e Gary Rossington, che si ruppe entrambe le braccia, la gamba destra e l’anca. L’unico a uscire indenne dall’incidente, tra i membri della band, fu il batterista Artimus Pyle, che venne sbalzato fuori dal velivolo rompendosi alcune costole, ma senza altri problemi.
Le conseguenze dell’incidente
Fu una fatalità che cambiò per sempre la storia della band, e anche di un altro gruppo americano, gli Aerosmith, che avevano preso in considerazione proprio quel volo, salvo poi scartarlo perché l’aereo e i membri dell’equipaggio non erano stati giudicati all’altezza degli standard di sicurezza necessari. Sembra infatti che un assistente del gruppo avesse visto i piloti passarsi una bottiglia di whisky mentre lui e il padre ispezionavano il velivolo.
Il destino volle che Steven Tyler e Joe Perry accettassero alla fine di cambiare i propri programmi. Non fu così invece per i Lynyrd, che riuscirono a ripartire qualche anno dopo l’incidente, ma con una formazione completamente stravolta rispetto a quella classica. Perché, per molti aspetti, in realtà la carriera della band si interruppe proprio lì, su quell’aereo, nell’ottobre del 1977, concedendo allo storico gruppo di Free Bird e Sweet Home Alabama l’ingresso nell’Olimpo della musica rock e delle più grandi tragedie nella storia dello showbiz americano.