Negramaro – Il posto dei Santi: testo

Negramaro – Il posto dei Santi: testo

Il posto dei santi è il nuovo singolo dei Negramaro e terzo estratto dall’ultimo disco di platino La rivoluzione sta arrivando.

Negramaro – Il posto dei Santi: testo

Ho leccato via il sale dagli occhi
per saperti più forte degli altri,
ho nascosto le pieghe del nostro cuscino
perché tu non possa annoiarti

Ho rubato l’odore dei sensi,
ti ho sentito con il naso che menti,
ho tenuto ben stretto tra i denti il respiro
per non far sapere i tormenti

Ho sentito il rumore del cielo,
diventare ogni giorno più grande,
ho copiato i frastuoni
che fanno anche gli alberi
quando la vita è ingombrante

Ho ingoiato il sudore del mare
indossando le nuvole grigie
ho capito che tutto appartiene
al resto che manca non solo se esiste

Vivere
non è abbastanza se
non c’è distanza che
non ti permetta di desiderare

Perdersi
per poi riprendersi
non è dividersi
siamo sostanza che non può sparire

Ho strappato le ali dei sogni
per cadere ogni volta sui tetti,
preferisco restare coi gatti sul mondo
che tanto comunque ritorni

E ti accorgi che quello che senti
ha radice nel posto dei santi,
ma tradotto nei gesti dell’uomo
che sbaglia ogni volta si torna perdenti

Ho invitato le nuovi stagioni
per cambiare la pelle del giorno
ho coperto ogni singola parte di pelle
del corpo con petali e fiori

Ho chiamato per nome coi santi
troppo comodi troppo distanti,
li ho convinti ad avere paura
di quelli che giocano a fare i potenti

Vivere
non è abbastanza se
non c’è distanza che
non ti permetta di desiderare

Perdersi
per poi riprendersi
non è dividersi
siamo sostanza che non può sparire

Vivere
non è abbastanza se
non c’è una danza che
non ti convinca di poter volare
liberi senza rinchiudersi
e infine arrendersi
a questa stanza che non sa dormire

Mi sono accorto proprio adesso
che non ha muri quest’inverno
dagli occhi passa solo vento
e porta via con se il rimpianto
di un cielo che non si è più spento
illudimi che adesso posso
vivere
vivere

Vivere
non è abbastanza se
non c’è una danza che
non ti convinca di poter volare
liberi senza rinchiudersi
e infine arrendersi
a questa stanza che non sa dormire
a questa stanza che non sa dormire
in questa stanza che non sa dormire
siamo sostanza che non può sparire
non puoi sparire
tu non sparire